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Strana società

Strana la nostra società: crea e soddisfa bisogni ma non colma vuoti. Il suo uomo ideale è quello davanti allo scaffale (delle cose inutili). Idolatra egoismo e ingiustizia spacciando come valore il diritto di proprietà e di accumulo e non il semplice utilizzo di ciò che è necessario. Produce iniquità ma riesce a confondere e a dividere gli oppressi. Manipola l’informazione rimanendo impunita perché offre contemporaneamente divertimento.  Mette l’uomo al servizio del Capitale in cambio di comodità. Convince che la repressione sia legittima al contrario dell’indignazione e delle proteste. Scarta, ridicolizza e punisce i deboli, i non-utili, i non-allineati. Induce al cinismo di necessità ed esalta il conformismo militaresco. Genera disumanizzazione deformando le coscienze. Sterilizza l’afflato spirituale espandendo materia e strumenti. Collega la dignità al denaro. Deforma il lavoro: da realizzazione e contributo alla collettività a posizione, giudizio e successo sociale. Alimenta l’ipocrisia prediligendo l’immagine all'essere, le forme ai contenuti. Ostacola le relazioni affettive, di amicizia e sociali spingendo all'isolamento. Scoraggia il pensiero ed annovera il silenzio e la solidarietà tra i pericoli da combattereCostruisce nemici e distrae i cittadini dai problemi reali innescando battaglie ideologiche. Immodificabile non per sua forza specifica ma solo per la pusillanimità e ignavia di chi la abita.