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Johann Baptist Metz. Peccato e sofferenza.

Introduzione: Il Vangelo è il racconto della misericordia di Dio per l’uomo. Si può sintetizzare così: Dio, se non glielo impediamo, si cala nel nostro abisso per evitarci di sprofondare. Elimina il peso morale e ci restituisce la libertà. Il suo giudizio è molto diverso dal nostro. Non dovremmo usare lo stesso termine. L’uomo guarda la colpa, Diola sofferenza.

Testo di Johann Baptist Metz:
Chi vede la storia della passione dei vangeli assieme a tutta la storia pubblica di dolore di Gesù, noterà che l’attenzione particolare di Gesù, per così dire il suo primo sguardo, non era per il peccato degli altri, ma per la sofferenza degli altri. Il “peccato” per lui era prima di tutto –come in seguito lo definirà Agostino- una «autodeformazione del cuore», una consegna del cuore e dello spirito al segreto narcisismo della creatura”.
(Johann Baptist Metz, Mistica degli occhi aperti, Per una spiritualità concreta e responsabile, a cura di J. Reikerstorfer, trad. G. Poletti, Queriniana, Brescia, 2013, p. 66)